Investire in ETF: Guida completa per costruire un portafoglio solido e diversificato
Scopri tutto sugli ETF, uno strumento versatile e conveniente per diversificare i tuoi investimenti. Questa guida copre i vantaggi degli ETF, strategie di investimento e consigli pratici per costruire un portafoglio solido.
INVESTMENTS & FINANCE
Pietro Caruso
10/5/202410 min read
Nel mondo degli investimenti, gli ETF (Exchange-Traded Funds) stanno guadagnando sempre più popolarità. Ma cosa sono esattamente? Perché sempre più investitori, grandi e piccoli, scelgono gli ETF come parte fondamentale del loro portafoglio? Questo articolo ti guiderà attraverso tutto ciò che devi sapere sugli ETF, partendo dalle basi, passando per le strategie di investimento, fino ad arrivare agli strumenti pratici come JustETF per gestire efficacemente i tuoi investimenti.
Partiamo dal principio.......
1. Cos’è un ETF?
Un ETF (Exchange-Traded Fund) è un fondo di investimento quotato in borsa, che permette agli investitori di acquistare una vasta gamma di asset attraverso una singola transazione. Gli ETF sono strutturati in modo da seguire l’andamento di un indice specifico, come l’S&P 500, il MSCI World, o un settore specifico come la tecnologia o l’energia pulita.
Gli ETF combinano alcuni degli aspetti migliori delle azioni e dei fondi comuni di investimento. Come le azioni, possono essere comprati e venduti in borsa durante le ore di mercato, offrendo una liquidità elevata. Tuttavia, come i fondi comuni, offrono diversificazione, poiché ogni ETF detiene una collezione di diversi titoli.
L’idea chiave che ha reso gli ETF popolari è che permettono agli investitori di ottenere un’esposizione a interi settori del mercato o regioni geografiche con una singola operazione. Inoltre, il costo complessivo di gestione degli ETF è generalmente inferiore rispetto ai fondi comuni gestiti attivamente, il che significa che gli investitori possono ottenere rendimenti migliori nel lungo periodo grazie ai minori costi.
2. Perché Investire in ETF?
Investire in ETF offre diversi vantaggi che li rendono strumenti attraenti per ogni tipo di investitore, dai principianti agli esperti. Ecco alcune delle principali ragioni per cui dovresti considerare l’investimento in ETF:
• Diversificazione immediata: Con un solo ETF, puoi investire in un intero paniere di azioni o obbligazioni, riducendo il rischio legato all’andamento di singoli titoli. Ad esempio, se scegli un ETF che replica l’indice S&P 500, stai investendo in 500 delle maggiori aziende degli Stati Uniti, ottenendo una diversificazione immediata.
• Costi inferiori: Gli ETF hanno, in genere, spese di gestione inferiori rispetto ai fondi comuni di investimento gestiti attivamente. La maggior parte degli ETF sono gestiti passivamente, il che significa che replicano un indice piuttosto che cercare di batterlo, riducendo i costi operativi. Ad esempio, l’indice Vanguard S&P 500 ETF ha un costo di gestione annuo molto basso, intorno allo 0,03%.
• Facilità di acquisto e vendita: Gli ETF si comportano come le azioni: possono essere acquistati o venduti in qualsiasi momento durante le ore di mercato. Questo offre una flessibilità maggiore rispetto ai fondi comuni, che sono comprati o venduti solo alla fine della giornata di negoziazione.
• Trasparenza: Gli ETF sono molto trasparenti, poiché i titoli sottostanti vengono comunicati giornalmente. Questo permette agli investitori di sapere sempre esattamente cosa possiedono e come il fondo sta eseguendo il tracking dell’indice di riferimento.
3. Malkiel e L’Investimento Passivo
Uno dei principi cardine promossi da Burton Malkiel nel suo famoso libro “A Spasso per Wall Street” è che è molto difficile, se non impossibile, battere il mercato in modo costante nel lungo periodo. La sua teoria dei mercati efficienti suggerisce che tutte le informazioni disponibili sono già riflesse nei prezzi delle azioni, rendendo estremamente difficile per i gestori attivi battere il mercato.
È qui che entrano in gioco gli ETF, perfetti per una strategia di investimento passivo. Invece di cercare di selezionare i singoli titoli che faranno meglio del mercato, Malkiel propone di investire in ETF che seguono interi indici. Questo approccio riduce il rischio e, nel lungo periodo, permette di ottenere risultati migliori rispetto alla maggior parte dei fondi gestiti attivamente.
Secondo Malkiel, l’investimento passivo attraverso ETF non solo permette di ridurre i costi, ma anche di ridurre lo stress emotivo associato al tentativo di battere costantemente il mercato. Questa strategia è ideale per gli investitori che vogliono far crescere il proprio patrimonio nel lungo periodo senza doversi preoccupare delle fluttuazioni quotidiane del mercato.
4. Tipi di ETF
Gli ETF non sono tutti uguali. A seconda dei tuoi obiettivi di investimento, ci sono diversi tipi di ETF che potrebbero essere più o meno adatti. Ecco una panoramica delle principali categorie di ETF che potresti considerare:
• ETF azionari: Questi ETF replicano indici azionari, come l’S&P 500 o il Nasdaq 100. Investendo in un ETF azionario, ottieni un’esposizione a un ampio gruppo di titoli azionari senza dover acquistare singole azioni. Gli ETF azionari possono coprire un intero mercato (come un ETF globale) o concentrarsi su settori specifici (come la tecnologia o la sanità).
• ETF obbligazionari: Gli ETF obbligazionari investono in obbligazioni, come titoli di stato o obbligazioni societarie. Questi ETF sono utili per gli investitori che cercano una maggiore stabilità o che desiderano diversificare il proprio portafoglio con asset meno volatili rispetto alle azioni.
• ETF settoriali e tematici: Gli ETF settoriali investono in aziende che operano in un determinato settore, come energia, beni di consumo, o tecnologia. Gli ETF tematici, invece, si concentrano su specifiche tendenze o temi economici, come la transizione energetica, l’intelligenza artificiale o l’invecchiamento della popolazione.
• ETF a replica fisica vs sintetica: Gli ETF possono replicare un indice in due modi principali: fisicamente o sinteticamente. Un ETF a replica fisica possiede effettivamente i titoli che compongono l’indice, mentre un ETF a replica sintetica usa strumenti finanziari derivati per replicare la performance dell’indice. Gli ETF fisici sono più comuni e considerati meno rischiosi, ma gli ETF sintetici possono avere costi inferiori.
• ETF a distribuzione vs accumulazione: Un ETF a distribuzione paga regolarmente dividendi o interessi agli investitori. Un ETF ad accumulazione, invece, reinveste i dividendi o gli interessi nel fondo, aumentando il valore delle quote. Gli ETF ad accumulazione sono ideali per chi non ha bisogno di entrate regolari e preferisce far crescere il proprio capitale.
5. Come Valutare un ETF
Valutare un ETF richiede un’analisi accurata di diversi fattori. Ecco le principali metriche da considerare quando scegli un ETF:
• TER (Total Expense Ratio): Il TER rappresenta il costo annuale di gestione dell’ETF, espresso come percentuale del valore complessivo del fondo. Un TER basso è uno dei motivi principali per cui gli ETF sono attraenti. In media, gli ETF hanno TER che variano tra lo 0,1% e lo 0,5%, ma alcuni possono essere ancora più bassi, specialmente quelli che replicano indici molto ampi e popolari, come l’S&P 500.
• Tracking Error: Il tracking error misura la differenza tra la performance dell’ETF e quella dell’indice che replica. Un ETF con un tracking error basso segue fedelmente l’indice, mentre un tracking error alto indica che il fondo ha avuto difficoltà nel replicare la performance dell’indice.
• Liquidità: La liquidità di un ETF si riferisce alla facilità con cui puoi comprare o vendere quote dell’ETF. Gli ETF più liquidi hanno spread denaro-lettera più stretti, rendendo più efficiente la compravendita. In generale, gli ETF che replicano indici molto popolari o che hanno volumi elevati tendono ad essere più liquidi.
• Diversificazione geografica e settoriale: Controllare in quali regioni geografiche e settori è investito un ETF è cruciale. Un ETF globale offre una diversificazione più ampia rispetto a un ETF che si concentra su una singola regione o settore, riducendo il rischio specifico di area o industria.
• Performance storiche: Anche se le performance passate non garantiscono risultati futuri, è comunque utile analizzare come un ETF ha performato in vari periodi di mercato. Puoi confrontare le performance di diversi ETF su piattaforme come JustETF o attraverso i siti dei fornitori degli ETF.
6. Come Usare JustETF
JustETF è una piattaforma eccellente per gli investitori in ETF. È uno strumento potente che ti permette di cercare, confrontare e analizzare gli ETF disponibili sul mercato. Ecco come puoi sfruttare al meglio questa piattaforma:
• Ricerca ETF: JustETF ti permette di cercare ETF in base a vari criteri come asset class, regione geografica, settore, e molto altro. Puoi inserire filtri specifici per trovare ETF che si allineano con la tua strategia di investimento. Ad esempio, puoi cercare ETF con un TER inferiore allo 0,2% o che investono in mercati emergenti.
• Confronto delle performance: Una delle funzionalità più utili di JustETF è la possibilità di confrontare le performance di diversi ETF. Puoi vedere come i vari ETF hanno performato nel tempo, tenendo conto di fattori come il tracking error e il TER. Questo ti permette di scegliere l’ETF che offre il miglior rapporto rischio/rendimento per il tuo portafoglio.
• Creazione di portafogli: JustETF ti permette anche di costruire un portafoglio virtuale di ETF. Puoi inserire i vari ETF che hai selezionato e vedere come interagiscono tra di loro in termini di performance e rischio. Questo strumento è utile per testare diverse combinazioni di ETF prima di investire realmente il tuo denaro.
• Strumenti di screening: JustETF offre strumenti avanzati di screening per aiutarti a filtrare gli ETF in base a criteri specifici. Ad esempio, puoi cercare ETF con bassa volatilità, o ETF che investono in specifici settori come l’intelligenza artificiale o le energie rinnovabili.
7. Strategie di Investimento in ETF
Gli ETF possono essere utilizzati in molteplici strategie di investimento. Ecco alcune delle più comuni:
• DCA (Dollar Cost Averaging): Il Dollar Cost Averaging è una strategia di investimento che prevede l’acquisto di quote di ETF a intervalli regolari con la stessa quantità di denaro, indipendentemente dal prezzo dell’ETF. Questa strategia ti permette di ridurre l’impatto della volatilità del mercato, poiché acquisti più quote quando i prezzi sono bassi e meno quote quando i prezzi sono alti.
• Lump Sum Investing: L’alternativa al DCA è investire una somma totale in un’unica soluzione. Questa strategia è spesso consigliata quando i mercati sono in crescita o quando hai una somma ingente da investire. Tuttavia, comporta un maggiore rischio, soprattutto se i mercati subiscono una correzione subito dopo l’investimento.
• Ribilanciamento del portafoglio: Man mano che gli asset nel tuo portafoglio crescono o calano di valore, la loro ponderazione può cambiare rispetto a quella inizialmente prevista. Ribilanciare il portafoglio significa riportare i pesi delle diverse asset class alla loro allocazione originale, vendendo gli asset che hanno sovraperformato e acquistando quelli che hanno sottoperformato.
• Focus sugli ETF tematici: Gli ETF tematici sono utili per investire in tendenze di lungo termine come la green energy, l’intelligenza artificiale o la blockchain. Questi ETF ti permettono di beneficiare delle potenzialità di crescita di settori emergenti senza dover scegliere singole aziende. Tuttavia, è importante ricordare che i settori tematici possono essere più volatili e rischiosi rispetto agli ETF più ampiamente diversificati.
8. Rischi e Considerazioni
Anche se gli ETF offrono molti vantaggi, come qualsiasi strumento di investimento, comportano dei rischi. È importante essere consapevoli di questi rischi e considerare come potrebbero influenzare il tuo portafoglio. Ecco i principali fattori da tenere a mente:
• Rischi di mercato: Gli ETF replicano gli indici di mercato, quindi sono soggetti alla volatilità del mercato. Se l’indice sottostante perde valore, anche il valore del tuo ETF diminuirà. Gli ETF non eliminano il rischio di mercato; offrono solo diversificazione, riducendo il rischio specifico legato a singoli titoli.
• Tracking Error: Sebbene gli ETF siano progettati per replicare fedelmente gli indici, possono verificarsi discrepanze tra la performance dell’ETF e quella dell’indice di riferimento. Questo fenomeno è noto come tracking error. Un tracking error elevato può indicare che l’ETF non sta replicando correttamente l’indice, il che può influenzare i rendimenti nel lungo termine.
• Liquidità: Anche se molti ETF sono altamente liquidi, alcuni ETF meno conosciuti o che replicano mercati di nicchia possono avere volumi di scambio più bassi. Una bassa liquidità può comportare spread più ampi tra il prezzo di acquisto e di vendita, rendendo più costoso comprare o vendere quote dell’ETF.
• Rischio specifico dell’ETF: Alcuni ETF concentrano i loro investimenti in settori specifici o mercati emergenti, che possono essere più volatili rispetto a mercati ampiamente diversificati. Ad esempio, un ETF che investe esclusivamente nel settore tecnologico può essere particolarmente sensibile alle oscillazioni del mercato tecnologico. Inoltre, ETF che investono in derivati finanziari (come gli ETF a replica sintetica) comportano rischi aggiuntivi legati a controparte e complessità operativa.
• Rischi normativi: Gli ETF sono regolamentati, ma le normative possono variare da paese a paese. È importante conoscere la regolamentazione del mercato in cui operi, poiché cambiamenti normativi possono influenzare il comportamento degli ETF e il loro accesso al mercato.
• Costi di gestione: Sebbene gli ETF siano generalmente a basso costo, alcuni ETF possono avere spese di gestione più elevate, specialmente quelli che replicano settori di nicchia o che utilizzano strategie complesse. È importante valutare sempre il Total Expense Ratio (TER) prima di investire.
9. Come Iniziare a Investire in ETF
Investire in ETF è un processo relativamente semplice, ma richiede attenzione e pianificazione. Ecco una guida passo-passo su come iniziare a costruire il tuo portafoglio di ETF:
• 1. Scegli una piattaforma di investimento: Il primo passo per iniziare a investire in ETF è scegliere una piattaforma di trading o un broker online. Ogni piattaforma offre diverse funzionalità, costi di commissione e accesso ai mercati. Prima di scegliere una piattaforma, assicurati di confrontare le opzioni disponibili e selezionare quella più adatta alle tue esigenze.
• 2. Identifica i tuoi obiettivi di investimento: Prima di iniziare a investire, è importante chiarire i tuoi obiettivi finanziari. Stai cercando di risparmiare per la pensione, creare un fondo d’emergenza, o raggiungere un obiettivo di medio termine? La risposta a queste domande determinerà la tua strategia di investimento e la scelta degli ETF.
• 3. Valuta la tua tolleranza al rischio: La tolleranza al rischio varia da persona a persona. Gli ETF che investono in mercati più stabili, come obbligazioni o grandi capitalizzazioni, possono essere adatti per investitori più prudenti. D’altro canto, ETF che si concentrano su mercati emergenti o settori innovativi come l’intelligenza artificiale o le criptovalute potrebbero attrarre investitori con una maggiore propensione al rischio.
• 4. Scegli i tuoi ETF: Utilizza strumenti come JustETF per cercare e confrontare ETF. Assicurati di considerare fattori come il TER, il tracking error, la liquidità e la composizione del portafoglio. Potresti scegliere ETF che replicano indici ampi come l’S&P 500 o il MSCI World, oppure ETF settoriali o tematici che si concentrano su specifiche aree di interesse.
• 5. Costruisci il tuo portafoglio: Una volta selezionati gli ETF, decidi come allocare il tuo capitale. Puoi costruire un portafoglio diversificato che includa ETF azionari, obbligazionari e tematici per bilanciare il rischio. Un esempio di portafoglio potrebbe essere 60% ETF azionari globali, 20% ETF obbligazionari e 20% ETF tematici.
• 6. Monitoraggio e ribilanciamento: Dopo aver investito, è importante monitorare periodicamente la performance del tuo portafoglio. Se un’asset class cresce più rapidamente delle altre, potresti dover ribilanciare il portafoglio per mantenere l’allocazione originale e gestire il rischio.
• 7. Rimani disciplinato: L’investimento in ETF è una strategia a lungo termine. Evita di reagire alle oscillazioni a breve termine del mercato. Mantieni la tua strategia di investimento e continua a investire regolarmente.
FAQ - Domande Frequenti sugli ETF
1. Cos’è un ETF?
Un ETF, o Exchange-Traded Fund, è un fondo di investimento che replica un indice di mercato, come l’S&P 500. Gli ETF sono scambiati in borsa come azioni e permettono di ottenere una diversificazione ampia con costi ridotti.
2. Qual è la differenza tra un ETF e un fondo comune?
La principale differenza è che gli ETF possono essere scambiati durante le ore di mercato come azioni, mentre i fondi comuni di investimento vengono comprati e venduti solo a fine giornata. Inoltre, gli ETF hanno spesso costi di gestione inferiori.
3. Gli ETF sono sicuri?
Gli ETF sono regolamentati e trasparenti, ma comportano rischi legati alle oscillazioni di mercato. La sicurezza dipende dalla tipologia di ETF scelto e dalla diversificazione del portafoglio.
4. Quali sono i costi associati agli ETF?
I principali costi sono il TER (Total Expense Ratio), che rappresenta il costo annuale di gestione dell’ETF, e le commissioni di trading imposte dal broker. Gli ETF hanno generalmente costi inferiori rispetto ai fondi comuni gestiti attivamente.
5. Come faccio a scegliere un ETF?
Quando scegli un ETF, è importante considerare il TER, la performance passata, la liquidità, la replica dell’indice (fisica o sintetica) e la diversificazione geografica e settoriale. Piattaforme come JustETF possono aiutarti a confrontare diverse opzioni.